storia dell'arte - il rinascimento
molti termini con i quali si indicano i caratteri distintivi di un'epoca sono (romantico, gotico, barocco ecc.) sono stati decisi a posteriori spesso anche con una intenzione dispregiativa.
il termine rinascita o rinascimento è stato utilizzato fra i primi da Vasari a metà del XVI secolo per indicare che l'età di cui anch'egli faceva parte avrebbe fatto rinascere l'arte e la cultura classiche opponendosi al periodo tra se stesso e l'antichità.
Secondo la concezione comune nel XV e XVI secolo, l'arte è stata nell'antichità ed è tornata ad essere imitatrice della natura. E' un'affermazione semplicissima perchè già abbiamo visto quanto sia complesso nell'età classica il rapporto con la realtà e vedremo come anche nel rinascimento si tenda a capire il reale piuttosto cha riprodurlo meccanicamente.
Il rinascimento è una ripresa dell'antichità classica, non è vero. In quanto sarebbe solo un'imitazione. L'arte è espressione di un determinato periodo storico, con molteplici motivi che lo hanno formato e che sono irripetibili; essa stessa perciò e irripetibile.
Nè è possibile d'altra parte supporre di potersi riallacciare a un'età così lontana come quella classica ignorando gli immediati predecessori ognuno di noi è quello che è perchè nasce e si forma in un certo ambiente e in un certo momento storico.
Il rinascimento è conseguenza del tanto disprezzato medioevo, tutte le sue idee sono state preparate nei secoli precedenti con i quali non esiste alcuna frattura.
Tuttavia è cosa diversa perchè diversa è l'epoca e perchè diversa è la situazione culturale.
Per comprendere in che cosa consista è forse opportuno vedere prima come sia stato giudicato discutere ciò che ne è stato detto discernendo quello che oggi ci appare errato da quello che ci sembra giusto.
Con un luogo comune si suole ripetere che attraverso lo studio dell'antico il rinascimento giunge alla scoperta dell'uomo e della prospettiva.
E' una frase fatta e, come tale, contiene qualcosa di vero e qualcosa di falso. E' sbagliato affermare che durante il medioevo si sia ignorato l'uomo basti pensare al valore che dà al suo lavoro nell'età dei comuni
Però nel rinascimento l'uomo è considerato copula mundi, punto d'incontro centro del mondo perchè non può conoscere ciò che lo circonda se non attraverso se stesso attraverso la propria ragione. Per capire l'universo, l'infinito egli non ha che la sua ragione finita. Ma questa ragione è stata creata da Dio ha creato l'universo mediante leggi matematiche eterne e immutabili , è mediante la matematica che è la logica che l'uomo può risalire al suo creatore e, a tempo stesso, conoscere il mondo capirlo esserne il centro.
Non più dominato dall'ignoto non più preda degli istinti naturali come un animale, acquisita coscienza di sè e della propria razionalità in quanto esser pensante egli diviene unico responsabile delle proprie azione, sui faber, autore di se stesso :" o suprema mirabile felicità dell'uomo al quale è concesso di ottenere ciò che desidera, di essere ciò che vuole esclama Pico della Mirandola(1463-1494).
Come e sbagliato affermare che durante il medioevo si sia ignorato l'uomo, così è sbagliato affermare che prima del rinascimento si ignori al prospettiva.
E tuttavia è vero che la visione prospettica è fondamentale nel rinascimento e che la prospettiva è considerata in maniera nuova. Tutti i messaggi della realtà sono tramessi alla ragione solo attraverso gli occhi essa può dai particolari che sono intorno a noi, risalire alle grandi leggi che regolano l'universo . Di qui l'importanza della prospettiva che ci permette di vedere gli oggetti nelle tre dimensioni e di misurarne le distanze reciproche ci permette di capirli nella loro esistenza e di stabilire dei rapporti esatti. Occorre però precisare quale prospettiva fra le tante possibili; la prospettiva rinascimentale infatti è ben diversa da quella medievale ; quella ideologica ossia tende a mostrare non la realità ma attraverso l'apparenza di essa, le idee. Quella rinascimentale è invece lo strumento che ci permette di comprendere la realtà sottoponendola a una legge razionale e universale.
IL rinascimento è inizialmente fiorentino. Solo dopo qualche decennio passerà a tutta Italia durerà è di quasi due secoli il XV e il XVI.
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