sabato 14 agosto 2021

Caravaggio

 Caravaggio 


detto Caravaggio ma in realtà era Michelangelo Merisi, un pittore che adorava la luce e il vero. Un rivoluzionario della storia dell'arte vissuto nella seconda metà del cinquecento, nasce  a Milano il 1571.

Animo travagliato, ha commesso un delitto ed è fuggito ed è stato perdonato in punto di morte, un pittore solitario e scomodo per la Chiesa ma che aveva protettori famosi.

Come abbiamo detto era amante del vero e quindi ne studiò tutti i particolari, la luce era vista come presenza divina che arriva improvvisamente nei quadri.

Nonostante fosse rivoluzionario nelle sue opere si vede sempre la religiosità, fu allievo di Simone Peterzano da cui impara ad amare la natura.

Alla fine del Cinquecento si reca a Roma e lavora nello studio di Giuseppe Cerasi, qui realizza un realismo, dipinge ciò che è rozzo , le forme sono date dalla luce,  vuole trasmettere un messaggio morale per esempio con la condanna del gioco nei Bari.

IL suo stile è innovativo invidiato da tutti, per la stima di grandi mecenati.

Ottiene la sua prima commissione pubblica con la cappella Contarelli  nella chiesa di S. Luigi dei Francesi.I personaggi sacri sono rappresentati con abiti della sua epoca ma come sempre la luce è  la protagonista.

I suoi comportamenti trasgressivi fanno si che riceva tanti rifiuti e viene anche processato manifestando disprezzo per l'arte a Roma, dove durante una rissa uccide Ranuccio Tomassoni, sono anni difficili i colori diventano più scuri, le composizioni più affollate, aumenta il lavoro con tante opere commissionate.

Muore a Porto Ercole dopo aver ottenuto la grazia.

LA TECNICA 

Dipinge dal vero senza disegno, traccia solo le linee importanti della composizione su tela ancora fresca sua esclusiva.

La stanza dove dipinge è scura con una piccola finestrella in alto con uno specchio ha un quadro riflesso, dispone la composizione.





venerdì 2 luglio 2021

l'arte moderna


 l'arte moderna 


l'arte moderna è l'abbandono delle regole, è anticonformista e l'affermare qualcosa di nuovo. la definizione di arte diventa difficile ed è una realtà piuttosto relativa, cambia rispetto al luogo e al periodo che si prende come riferimento.

Soprattutto ora che non esiste più il concetto di bellezza classica che era la caratteristica fondamentale di gran parte dei periodi storici artistici

Quindi parlare di arte diventa più problematico spesso nei quadri la realtà viene deformata e cambiata dall'artista e capire le motivazioni non è proprio intuitivo, bisogna dimenticare i canoni a cui si è abituati per approcciarsi a un quadro moderno

Gli artisti vedono le cose in modi diversi, riescono ad abbandonarsi e cercare tecniche nuove, nuovi simboli.

La lettura di un'opera d'arte non è univoca, studia il significato delle forme l'arte dell'artista comprende la sua storia il suo pensiero la sua esperienza 

Quindi la nostra prospettiva si deve allargare e la nostra visione deve cambiare, il giudizio non è più certo come ci si aspettava una volta

Ma i tempi cambiano e di conseguenza l'arte segue il suo corso, l'opera d'arte è più bella più è un piacere guardarla anche senza concentrarsi sul suo significato

Si può apprezzare l'accostamento dei colori, o l'uso di strumenti particolari o effetti ottici straordinari.

Si può parlare di un evoluzione nel nostro atteggiamento di fronte all'opera aperto e tollerante dimenticando regole e canoni abituali, antiche certezze.

E emerso l'anticonformismo con posizioni antitradizionaliste che conta per le emozioni che l'arte provoca e non come l'artista mostra le sue emozioni



mercoledì 2 giugno 2021

tecnica acrylic Pouring

 tecnica acrylic pouring Le sul resto del colore


con questa tecnica si fa cadere una colata su una tela. Quindi senza abilità di pittura o disegno si sposta la tela lasciando che i colori si uniscano insieme creando degli effetti unici e molto interessanti.

 Per ottenere questo effetto i colori acrilici devono essere diluiti. Nel recipiente che diventerà un mezzo di colata va messa la vernice per sostenere il flusso e la miscelazione della vernice in modo che i colori non si combinino tra loro.

Per rendere la vernice diluita si utilizza un medium adatto e rendere gli acrilici fluidi poi si versano sulla tela separati e si uniscono tra loro con uno stuzzicadenti non utilizzare troppa vernice perchè si potrebbero formare crepe 

il dirty pour è una tecnica che consiste nello spostare il mezzo di colata mescolando tutti i colori in una tazza aggiungendo olio di silicone per le cellule

il puddle pour consiste nel versale un colore dopo l'altro e stendere i colori spostando la tela

lo Swipe è un a tecnica che consiste nel versare i diversi colori poi il bianco ma anche il nero e l'olio di silicono fa si che i colori siano spinti verso l'alto e crea cellule 

 


lunedì 24 maggio 2021

come nasce la matita

Come nasce la matita 

la matita chiamata anche l


apis è molto utilizzata in tutto il mondo nata nel 1664 quando in Inghilterra si scoprì un giacimento di grafite il materiale che viene usato per scrivere.

Dopo essersi accorti che questo materiale lasciava il segno e che si poteva facilmente cancellare venne utilizzato al posto della penna.

La nascita della matita come la conosciamo adesso avviene nel 1795 per merito di Conté che per primo la produsse in Francia.

Anche se ha subito varie trasformazioni.

La mina è realizzata con grafite e argilla a seconda della durezza desiderata più argilla più è dura, la grafite è un minerale molto facile da reperire in natura ed è formata da antracite e coke.

L'argilla per l'impasto è utilizzata perché efficace per dare durezza alla mina la migliore argilla è quella priva di ferro.

Molte matite hanno l'involucro di legno ma anche di plastica e metallo ma esistono anche portamine la mina può così essere sostituita.



 





lunedì 10 maggio 2021

storia dei colori acrilici

storia dei colori acrilici 


I colori acrilici sono formati da polimeri sintetici in emulsione di acqua si trovano tanti colori di alta qualità sono relativamente recenti 

Alla fine della prima guerra mondiale c'era la necessità di utilizzare nitrocellulosa per gli esplosivi e questo portò alla scoperta di una lacca sintetica che colorata dava origine allo smalto.

Lo smalto successivamente fu modificato per essere utilizzato non solo in campo industriale ma artistico formato da polveri colorate (pigmenti) con resina acrilica.

Con la necessita da parte di messicani negli anni venti   di realizzare opere sui muri (murales) che durassero a lungo quindi furono eseguiti tanti esperimenti e i migliori sono quelli che utilizziamo e chiamiamo colori acrilici che sono stabili nel tempo, coprenti, si asciugano presto, lisci, brillanti si mischiano bene e sono facili da applicare inoltre sono diluibili in acqua, sono adatti anche a fare velature.

I supporti possono essere carta, cartone, tela, legno 



venerdì 30 aprile 2021

storia dell'acquerello

 storia dell'acquerello 


l'acquerello è una tecnica che utilizza pigmenti colorati che richiede sicurezza, la scelta del materiale è molto importante al carta dovrebbe essere di stracci di puro lino  non dovrebbe essere rimasta all'umidità. Può esser liscia o ruvida ma non troppo impermeabile. La carta va montata nell'apposito telaio per non farla raggrinzire. Per preservare l'acquerello bisogna fissarlo ma diventerà un pochino giallo.

l'acquarello è piuttosto fragile non deve essere esposto ai raggi diretti del sole  e teme l'umidità

Per facilitare quadri di grosse dimensioni si usa aggiungere in acqua una piccola dose di glicerina, molto utilizzato l'acquerello a base di sarcolla una gomma-resina che conferisce ricchezza e intensità di tono 

Anche se cambiato nel tempo l'acquerello ha una storia antica. Veniva utilizzato dagli egizi, in Cina, dai miniaturisti medievali  usavano dei colori diluiti in acqua più simili al guazzo o qouche 

Durer studiò la tecnica in modo da utilizzarlo come mezzo pittorico ma l'acquerello così come lo intendiamo adesso, è una tecnica di colori diluiti con solamente l'acqua distesi solo con velature che vengono anche ripetute.

Non subito considerato visto la scoperta della tecnica ad olio utilizzato solamente per bozzetti ma nell'800 divenne importante grazie ad artisti come William Turner, John Robert Cozens, Thomas Hearne,  i fratelli Malton, Thomas e James, Edward Dayes, Thomas Girtin, Johan barthold Jongkind

Anche Kandinsky e Kleen utilizzarono questa tecnica

lunedì 19 aprile 2021

pittura a olio - storia

pittura a olio - storia 


Questa tecnica ha rivoluzionato la pittura con la sua comparsa, si pensa che Hubert e Jan Van Eyck  due pittori fiamminghi  abbiano dato vita a questa pittura che in un primo tempo dipingevano su tavole di legno.

La pittura a olio fu accolto subito in Italia soprattutto a Venezia dove, grazie alle condizioni ambientali che non  permettevano  di conservare bene gli affreschi infatti c'era troppa umidità. l'olio migliorò notevolmente la situazione visto che l'olio permetteva di eseguire grandi dipinti su tela, infatti proprio a Venezia fu introdotto l'uso della tela  costituita da cotone o lino i supporti venivano pennellati con una soluzione di colla e zucchero il giorno dopo passavano uno strato di gesso e colla in vari sensi. Spesso la tela bianca dava fastidio ai pittori così si passava prima una tinta bruna per renderla neutra  . I dipinti potevano essere eseguiti prima in studio quando venivano commissionati.

Antonello da Messina fu il primo ad adottare tale tecnica prima a Napoli poi  a Venezia. L'olio si sviluppo dalla metà del XVI secolo e per più di quattrocento anni resta quella più utilizzata. Il pigmento è costituito  da un pigmento in polvere  con oli di semi di lino, di noce o di papavero, con l'aggiunta di essenza di trementina per dare trasparenza ai colori  .

Nella Gioconda si è preparato un colore blu in alto e rosso in basso e di terra d'ombra per i visi. Leonardo partiva dalle luci medie verso i toni più scuri e più chiari le pennellate non si vedono. 

Nelle opere di Tiziano si vedono invece i tocchi di colore finendo l'opera anche utilizzando le dita.

Rubens dipingeva con ombre trasparenti e luci più dense l'abbozzo si supporti poco assorbenti  bianchi grigi o rosa

Nel settecento gli impasti erano magri con oli essenziali che diluivano il colore in modo che quando asciugavano erano lucenti.

IN seguico 

 Solo nella seconda metà dell'ottocento viene messo in tubetti simili a quelli moderni.

Gli impressionisti usano l'olio perché permette tanta libertà di dipingere