lunedì 30 agosto 2021

come iniziare a dipingere - la tecnica migliore

 come iniziare a dipingere - la tecnica migliore


consigli in breve 

anche se vi sembrerà strano per iniziare scartiamo le matite colorate, gli acrilici  e gli acquerelli. I risultati con le matite colorate sono un pò deludenti quindi se non siete già professionisti e non utilizzate materiali molto buoni meglio non farsi deludere all'inizio del  nostro lavoro.

Gli acquerelli sono difficili da utilizzare e anche se non sembra è molto difficile realizzare un quadro ad acquerelli.

Anche le tempere hanno bisogno di molta pratica per essere utilizzati al meglio perchè sono opachi.

I colori ad olio invece sono più lucenti e ci mettono più tempo ad essiccare si possono ottenere sovrapposizioni e velature perfette. Però attenzione per pulire i pennelli dobbiamo utilizzare l'acquaragia e di seguito il sapone in modo da tenerli morbidi. Quindi è vero che sono più impegnativi, ma i risultati ci possono soddisfare di più.

Per iniziare con i colori a olio dovete prendere i pennelli, meglio piatti, e uno a punta per i particolari i colori necessari sono bianco, giallo, rosso, blu, nero, marrone e verde, la trementina e l'olio di lino  e una tavolozza di legno.

La vernice finale è ottima per far si che il dipinto non perda colore.

La velatura è una tecnica artistica per finire il quadro si mette uno strato sottilissimo di colore molto diluito  su quello sottostante che deve essere asciutto per ottenere effetti di trasparenti o cambiare il colore già messo sulla tela











sabato 14 agosto 2021

Caravaggio

 Caravaggio 


detto Caravaggio ma in realtà era Michelangelo Merisi, un pittore che adorava la luce e il vero. Un rivoluzionario della storia dell'arte vissuto nella seconda metà del cinquecento, nasce  a Milano il 1571.

Animo travagliato, ha commesso un delitto ed è fuggito ed è stato perdonato in punto di morte, un pittore solitario e scomodo per la Chiesa ma che aveva protettori famosi.

Come abbiamo detto era amante del vero e quindi ne studiò tutti i particolari, la luce era vista come presenza divina che arriva improvvisamente nei quadri.

Nonostante fosse rivoluzionario nelle sue opere si vede sempre la religiosità, fu allievo di Simone Peterzano da cui impara ad amare la natura.

Alla fine del Cinquecento si reca a Roma e lavora nello studio di Giuseppe Cerasi, qui realizza un realismo, dipinge ciò che è rozzo , le forme sono date dalla luce,  vuole trasmettere un messaggio morale per esempio con la condanna del gioco nei Bari.

IL suo stile è innovativo invidiato da tutti, per la stima di grandi mecenati.

Ottiene la sua prima commissione pubblica con la cappella Contarelli  nella chiesa di S. Luigi dei Francesi.I personaggi sacri sono rappresentati con abiti della sua epoca ma come sempre la luce è  la protagonista.

I suoi comportamenti trasgressivi fanno si che riceva tanti rifiuti e viene anche processato manifestando disprezzo per l'arte a Roma, dove durante una rissa uccide Ranuccio Tomassoni, sono anni difficili i colori diventano più scuri, le composizioni più affollate, aumenta il lavoro con tante opere commissionate.

Muore a Porto Ercole dopo aver ottenuto la grazia.

LA TECNICA 

Dipinge dal vero senza disegno, traccia solo le linee importanti della composizione su tela ancora fresca sua esclusiva.

La stanza dove dipinge è scura con una piccola finestrella in alto con uno specchio ha un quadro riflesso, dispone la composizione.