lunedì 18 gennaio 2021

storia dell'arte - il rinascimento

 storia dell'arte - il rinascimento 

rinascimento

molti termini con i quali si indicano i caratteri distintivi di un'epoca sono (romantico, gotico, barocco ecc.) sono stati decisi a posteriori  spesso anche con una intenzione dispregiativa.

il termine rinascita o rinascimento è stato utilizzato  fra i primi da Vasari a metà del XVI secolo per indicare che l'età di cui anch'egli faceva parte avrebbe fatto rinascere l'arte e la cultura classiche opponendosi al periodo tra se stesso e l'antichità.

Secondo la concezione comune nel XV e XVI secolo, l'arte è stata nell'antichità ed è tornata ad essere imitatrice della natura. E' un'affermazione semplicissima perchè  già abbiamo visto quanto sia complesso nell'età classica il rapporto con la realtà e vedremo come anche nel rinascimento si tenda a capire il reale piuttosto cha riprodurlo meccanicamente.

Il rinascimento  è una ripresa dell'antichità classica, non è vero. In quanto sarebbe solo un'imitazione. L'arte è espressione di un determinato periodo storico, con molteplici  motivi che lo hanno formato e che sono irripetibili; essa stessa perciò e irripetibile.

Nè è possibile  d'altra parte supporre di potersi riallacciare a un'età così lontana come quella classica  ignorando gli immediati predecessori  ognuno di noi è quello che è perchè nasce e si forma in un certo ambiente e in un certo momento storico.

Il rinascimento  è conseguenza del tanto disprezzato medioevo, tutte le sue idee sono state preparate nei secoli precedenti con i quali non esiste alcuna frattura.

Tuttavia è cosa diversa  perchè diversa è l'epoca e perchè diversa è la situazione culturale.

Per comprendere in che cosa consista è forse opportuno vedere prima come sia stato giudicato discutere ciò che ne è stato detto  discernendo quello che oggi ci appare errato da quello che ci sembra giusto.

Con un luogo comune si suole ripetere che attraverso lo studio dell'antico il rinascimento giunge alla scoperta dell'uomo e della prospettiva.

E' una frase fatta e, come tale, contiene qualcosa di vero e qualcosa di falso. E' sbagliato affermare  che durante il medioevo si sia ignorato l'uomo basti pensare al valore che dà al suo  lavoro nell'età dei comuni

Però nel rinascimento  l'uomo è considerato copula mundi, punto d'incontro centro del mondo perchè non può conoscere ciò che lo circonda se non attraverso  se stesso attraverso la propria ragione. Per capire l'universo, l'infinito  egli non ha che la sua ragione finita. Ma questa ragione è stata creata da Dio ha creato  l'universo  mediante leggi matematiche eterne e immutabili , è mediante la matematica che è la logica che l'uomo può risalire al suo creatore e, a tempo stesso, conoscere il mondo capirlo esserne il centro.

Non più dominato dall'ignoto non più preda degli istinti naturali come un animale,  acquisita  coscienza di sè e della propria razionalità  in quanto esser pensante egli diviene unico responsabile delle proprie  azione, sui faber, autore di se stesso :" o suprema mirabile felicità dell'uomo  al quale è concesso  di ottenere ciò che desidera, di essere ciò che vuole esclama Pico della Mirandola(1463-1494).

Come e sbagliato  affermare che durante il medioevo si sia ignorato l'uomo, così  è sbagliato  affermare che prima del rinascimento si ignori al prospettiva.

E tuttavia è vero che la visione prospettica è fondamentale nel rinascimento e che la prospettiva  è considerata in maniera nuova. Tutti i messaggi della realtà  sono tramessi alla ragione solo attraverso gli occhi essa può  dai particolari che sono intorno a noi, risalire alle grandi leggi che regolano  l'universo . Di qui  l'importanza della prospettiva che ci permette di vedere gli oggetti nelle tre dimensioni e di misurarne le distanze reciproche ci permette di capirli nella loro esistenza e di stabilire dei rapporti esatti. Occorre però  precisare quale prospettiva fra le tante possibili; la prospettiva rinascimentale infatti è ben diversa da quella medievale ; quella ideologica ossia tende a mostrare non la realità ma attraverso l'apparenza di essa, le idee. Quella rinascimentale è invece lo strumento che ci permette  di comprendere la realtà  sottoponendola a una legge razionale e universale.

IL rinascimento  è inizialmente fiorentino. Solo dopo qualche decennio passerà a tutta Italia durerà è di quasi due secoli  il XV e il XVI.

domenica 3 gennaio 2021

come dipingere - un quadro da zero

 come dipingere - un quadro da zero

come dipingere


prima di tutto bisogna decidere che tecnica scegliere tra acquarello olio acrilico ecc. di conseguenza bisogna preparare il supporto e il tipo di risultato che vogliamo raggiungere uno schizzo un disegno una quadro a olio ricco di particolari 

Se decidiamo di scegliere un olio su tela esistono delle tele già preparate su telaio possono essere a grana fine o media  ricoperto con olio cotto, biacca o gesso.

Prima di tutto bisogna quindi stendere un imprimitura per ogni tipo di pittura olio tempera acrilico poi si fa un abbozzo del disegno scegliendo il soggetto che può essere copiato dalla realtà che vediamo o per comodità da una fotografia.

Per riprodurre il disegno possiamo scegliere una tecnica di riproduzione : realistica, caricaturista e per riprodurre un abbozzo servono una matita un righello una gomma.

Per comodità squadriamo la foto che abbiamo davanti e la nostra tela quindi  con il righello riportiamo i particolare del primo riquadro in alto così da riprodurre in proporzione il nostro disegno, oppure si possono riprodurre anche quadretti più piccoli sia sulla foto che sulla tela così da semplificare il lavoro concentriamoci su ogni quadratino e riportiamo il tutto sulla nostra tela.

Per prima cosa possiamo prendere un colore scuro e definire i chiari scuri facciamo asciugare almeno una giornata poi utilizziamo i colori base mettendo in evidenza le parti chiare e scure

Questa sarà la prima mano i colori ad olio vanno diluiti con  l'olio di lino cotto e lasciamo asciugare per almeno 24 ore 

verrà data la seconda mano con gli stessi colori con eventuali correzioni continuiamo così con le altre mano aggiustando i vari particolari  aggiungendo all'olio di lino cotto sempre un poco di più di trementina.

Avremo finito quando saremo soddisfatti del risultato