lunedì 9 gennaio 2023

quadro a olio - bulldog francese

 quadro a olio - bulldog francese 








iniziamo a preparare il disegno a matita mettendo più particolari possibili 








quindi io ho deciso che per fare ombre e luci scure dovevo utilizzare il verde e il rosso di cadmio in modo da creare un grigio non spento e aggiungendo stil de grain dove il colore tende al marrone


prima di tutto posizionare i chiari e gli scuri senza tener conto troppo dei particolari


quindi a questo punto controllare per bene tutti i particolari e con i pennelli piuttosto fini aggiustare il tutto

 quando siete soddisfatti il quadro e finito 







giovedì 1 dicembre 2022

la pittura a olio : origine

  la pittura a olio : origine


la pittura a olio nasce in epoche molto antiche, alcuni oli tra cui per esempio  olio di lino crudo , mescolandosi con i pigmenti, dopo l'essicazione si fissano sul supporto.

L'olio non ne modifica la tonalità e non si scioglie all'acqua. 

Non si conosce esattamente quando è nata perchè  nasce dopo molti esperimenti fino a quando al tempo dei romani si sono raggiunti  apprezzabili risultati.

Nell'antico Egitto si sono trovati sarcofagi dipinti con colori sciolti nella cera e riscaldati per utilizzarli.

Ma il celebre pittore greco Apelle nel IV secolo raggiunse una tecnica eccellente, nel periodo medievale fu il fiammingo Jan Van Eick a perfezionarla facendola diventare più brillante e più resistente al tempo  anche se Giotto aveva già ottimi risultati.

Il Mantegna, Tiziano,  Tintoretto, Velasquez e altri utilizzarono la tela al posto di una tavola di legno.


domenica 23 ottobre 2022

cane quadro a olio


cane quadro a olio 

quadro a olio su cartone telato 50x40 realizzato partendo dal rosso di cadmio e verde smeraldo per il fondo e per il grigio e ombre del pelo con aggiunta di un poco di nero e bianco e anche il grigio del naso sempre con verde e rosso ma con più nero 

Per il pelo inoltre  stil de Grain - terra d'ombra bruciata - ocra gialla e terra di Siena naturale



domenica 18 settembre 2022

come dipingere il cielo

 colori del cielo in pittura


Provare a dipingere il cielo può rivelarsi difficile perché cambia sempre  colori dall'alba al tramonto  quando è nuvoloso o sereno

La cosa migliore sarebbe dipingere dal vivo il cielo rappresenta lo sfondo di un paesaggio  e quindi deve avere dei colori con non stonano con il resto del quadro; se il cielo è azzurro il paesaggio deve essere illuminato dal sole con ombre e luci; se il ciel fosse coperto, nuvoloso  i toni del dipinto devono cambiare e le ombre non si distinguono quasi.

Per dare un senso a tutto il dipinto nel paesaggio ci deve essere unità perché i riflessi del cielo non devono essere dimenticati.
I colore del cielo dipende anche dalla presenza o meno di nuvole  dalle particelle  in sospensione nell'aria  dalla posizione e luce del sole.
Quando è appena terminata la pioggia il cielo è di un blu intenso  mentre in una giornata estiva più pallido per captare l'intensità i potrebbe mettere a confronto un oggetto blu così si vede se sarà più luminoso  vicino al sole e meno all'orizzonte.

Per un cielo senza nuvole bisognerà utilizzare gradazioni che cambiano lentamente tono e colore  soprattutto con acquarelli con colori sfumati  o con l'olio ottimo per sfumare e creare velature trasparenti 

L'alba e il tramonto sono momenti in cui il cielo è variopinto dal giallo al rosso passando per l'arancio  il tutto molto sfumato.

Ecco i blu da utilizzare :

blu ceruleo che ha una sfumatura di verde per dipingere il cielo vicino all'orizzonte

blu di prussia ha una sfumatura fredda per i giorni di pioggia anch'esso contiene un poco di verde

blu oltremare  perfetto per le giornate limpide soleggiate

blu cobalto  buona unità tra freddo e caldo

grigio di Payne  per temporali e cieli malinconici

oppure unioni di

grigio i Payne e giallo ocra per grigi caldi

vermiglio e blu cobalto per violetti

giovedì 8 settembre 2022

errori da non commettere in pittura

 errori da non commettere in pittura 


quando si  dipinge se guardiamo bene ciò che vogliamo dipingere difficilmente possiamo trovare nella realtà colori come escono dal tubetto quindi non commettiamo l'errore di utilizzarli così come si presentano ma vanno miscelati, in modo da abbassare la saturazione, e neanche miscelare troppi colori 

Un altro errore da non commettere è non accentuare il contrasto tra luce e ombre e qui possiamo considerare l'importanza del tono.

prendere colori a caso è un errore bisogna crearsi una propria tavolozza e creare colori con quelli scelti.

un altro errore è utilizzare il pennelli per mescolare i colori in questo modo si sporcano tanti pennelli con colori che magari sono sbagliati meglio utilizzare la spatola.

utilizzare le velature su colore bagnato potrebbe rovinare tutto il quadro e quando utilizziamo le velature lo dobbiamo fare con colori trasparenti e non coprenti.

spesso di tende a schiarire con il bianco e scurire con il nero questo non sempre è una buona idea anzi quasi sempre occorre utilizzare il colore più chiaro, ma della stessa gamma.

Quando si dipinge un oggetto da una foto, spesso si copia la foto così com'è senza accorgersi che nel quadro la posizione potrebbe non essere la migliore.



domenica 21 agosto 2022

la natura morta

 la natura morta


La natura morta è la rappresentazione i oggetti inanimati e a differenza del paesaggio è molto antica, anche se nel tempo si è rinnovata.

Nata come dedica ai morti e rappresentata sulle pareti delle tombe e catacombe nell'antichità il pittore rappresentava questi oggetti inanimati in modo frammentato ma con valore religioso e simbolico.

Dal XV secolo l'oggetto è l'elemento che ispira l'artista e questa fu un'innovazione e molti artisti iniziarono a dipingere nature morte, dagli impressionisti a Van Gogh e i simbolisti, spettrali di Giacometti e essenziali quasi astratte di Giorgio Morandi.

Per dipingere una natura morta occorre mettere gli oggetti un piano e la sistemazione degli oggetti per l'armonia del quadro è molto importante.

Il cavalletto deve essere abbastanza vicino, dobbiamo prima di tutto fare il disegno poi abbozzare le parti in ombra, in seguito stendere i colori principali.

Per un bel lavoro bisogna colorare contemporaneamente tutto il quadro senza finire prima zone particolari e allontanarsi spesso dal cavalletto per avere una visione migliore del risultato.

domenica 10 luglio 2022

tempera - gli strumenti

 tempera - gli strumenti

 MATITE PENNELLI E TAVOLOZZA 


Perchè la matita ? perchè soprattutto i principianti hanno bisogno di fare il disegno prima di dipingere e la scelta della matita è importante per stabilire le zone che andranno colorate, meglio scegliere una matita dura in modo che non si mescoli poi con la tempera.

Dopo aver fatto il disegno bisogna scegliere i pennelli a seconda della consistenza della tempera a pelo morbido se poco diluiti e più rigidi se la tempera è più diluita. I ogni caso dopo averli utilizzati dobbiamo pulirli bene, è bene lavarli con il sapone di Marsiglia.

La tavolozza di solito è di legno con il buco in modo da poterle sorreggere vicino al cavalletto ma se volete usare quelle di plastica sono più facili da pulire. Se proprio non volete spendere altri soldi per la tavolozza utile usare un pezzo di plastica bianco così da non sbagliare la percezione di colore.

I SUPPORTI

I supporti per la tempera sono vari dalla carta alla tela anche la tela rende meglio con la pittura a olio perché la tempera tende a essere opaca.

Spesso si preferisce usare cartoni spessi legno (compensato) o masonite, per preparare questi supporti e far in modo che non si imbarchino utilizzare la cementite allungata con trementina o acquaragia su tutte e due la facce del supporto in senso verticale e orizzontale in modo che sia omogenea. Se utilizzate la carta deve essere pesante e liscia o ruvida come preferite.

IL CAVALLETTO 

Il cavalletto viene utilizzato per supporti rigidi utile per mettere il supporto in verticale e vedere bene ciò che stiamo dipingendo

ACCESSORI VARI 

recipienti per l'acqua per lavare i pennelli tipo barattoli, sapone di Marsiglia da bucato poi stracci, carta assorbente da cucina.

VERNICE FINALE 

La vernice finale serve per ravvivare il colore e per proteggerlo, di solito è in versione spray e si deve mantenere una distanza di venti centimetri, se invece vogliamo dare una impressioni di olio  la dimezza la distanza. Il nostro dipinto diventerà parecchio più scuro e di questo bisognerà tenerne conto nel momento in cui andremo a dipingerlo.