quadro a olio - bulldog francese
iniziamo a preparare il disegno a matita mettendo più particolari possibili
quadro a olio - bulldog francese
iniziamo a preparare il disegno a matita mettendo più particolari possibili
la pittura a olio : origine
la pittura a olio nasce in epoche molto antiche, alcuni oli tra cui per esempio olio di lino crudo , mescolandosi con i pigmenti, dopo l'essicazione si fissano sul supporto.
L'olio non ne modifica la tonalità e non si scioglie all'acqua.
Non si conosce esattamente quando è nata perchè nasce dopo molti esperimenti fino a quando al tempo dei romani si sono raggiunti apprezzabili risultati.
Nell'antico Egitto si sono trovati sarcofagi dipinti con colori sciolti nella cera e riscaldati per utilizzarli.
Ma il celebre pittore greco Apelle nel IV secolo raggiunse una tecnica eccellente, nel periodo medievale fu il fiammingo Jan Van Eick a perfezionarla facendola diventare più brillante e più resistente al tempo anche se Giotto aveva già ottimi risultati.
Il Mantegna, Tiziano, Tintoretto, Velasquez e altri utilizzarono la tela al posto di una tavola di legno.
Per il pelo inoltre stil de Grain - terra d'ombra bruciata - ocra gialla e terra di Siena naturale
colori del cielo in pittura
errori da non commettere in pittura
quando si dipinge se guardiamo bene ciò che vogliamo dipingere difficilmente possiamo trovare nella realtà colori come escono dal tubetto quindi non commettiamo l'errore di utilizzarli così come si presentano ma vanno miscelati, in modo da abbassare la saturazione, e neanche miscelare troppi colori
Un altro errore da non commettere è non accentuare il contrasto tra luce e ombre e qui possiamo considerare l'importanza del tono.
prendere colori a caso è un errore bisogna crearsi una propria tavolozza e creare colori con quelli scelti.
un altro errore è utilizzare il pennelli per mescolare i colori in questo modo si sporcano tanti pennelli con colori che magari sono sbagliati meglio utilizzare la spatola.
utilizzare le velature su colore bagnato potrebbe rovinare tutto il quadro e quando utilizziamo le velature lo dobbiamo fare con colori trasparenti e non coprenti.
spesso di tende a schiarire con il bianco e scurire con il nero questo non sempre è una buona idea anzi quasi sempre occorre utilizzare il colore più chiaro, ma della stessa gamma.
Quando si dipinge un oggetto da una foto, spesso si copia la foto così com'è senza accorgersi che nel quadro la posizione potrebbe non essere la migliore.
la natura morta
La natura morta è la rappresentazione i oggetti inanimati e a differenza del paesaggio è molto antica, anche se nel tempo si è rinnovata.
Nata come dedica ai morti e rappresentata sulle pareti delle tombe e catacombe nell'antichità il pittore rappresentava questi oggetti inanimati in modo frammentato ma con valore religioso e simbolico.
Dal XV secolo l'oggetto è l'elemento che ispira l'artista e questa fu un'innovazione e molti artisti iniziarono a dipingere nature morte, dagli impressionisti a Van Gogh e i simbolisti, spettrali di Giacometti e essenziali quasi astratte di Giorgio Morandi.
Per dipingere una natura morta occorre mettere gli oggetti un piano e la sistemazione degli oggetti per l'armonia del quadro è molto importante.
Il cavalletto deve essere abbastanza vicino, dobbiamo prima di tutto fare il disegno poi abbozzare le parti in ombra, in seguito stendere i colori principali.
Per un bel lavoro bisogna colorare contemporaneamente tutto il quadro senza finire prima zone particolari e allontanarsi spesso dal cavalletto per avere una visione migliore del risultato.
tempera - gli strumenti
MATITE PENNELLI E TAVOLOZZA
Perchè la matita ? perchè soprattutto i principianti hanno bisogno di fare il disegno prima di dipingere e la scelta della matita è importante per stabilire le zone che andranno colorate, meglio scegliere una matita dura in modo che non si mescoli poi con la tempera.
Dopo aver fatto il disegno bisogna scegliere i pennelli a seconda della consistenza della tempera a pelo morbido se poco diluiti e più rigidi se la tempera è più diluita. I ogni caso dopo averli utilizzati dobbiamo pulirli bene, è bene lavarli con il sapone di Marsiglia.
La tavolozza di solito è di legno con il buco in modo da poterle sorreggere vicino al cavalletto ma se volete usare quelle di plastica sono più facili da pulire. Se proprio non volete spendere altri soldi per la tavolozza utile usare un pezzo di plastica bianco così da non sbagliare la percezione di colore.
I SUPPORTI
I supporti per la tempera sono vari dalla carta alla tela anche la tela rende meglio con la pittura a olio perché la tempera tende a essere opaca.
Spesso si preferisce usare cartoni spessi legno (compensato) o masonite, per preparare questi supporti e far in modo che non si imbarchino utilizzare la cementite allungata con trementina o acquaragia su tutte e due la facce del supporto in senso verticale e orizzontale in modo che sia omogenea. Se utilizzate la carta deve essere pesante e liscia o ruvida come preferite.
IL CAVALLETTO
Il cavalletto viene utilizzato per supporti rigidi utile per mettere il supporto in verticale e vedere bene ciò che stiamo dipingendo
ACCESSORI VARI
recipienti per l'acqua per lavare i pennelli tipo barattoli, sapone di Marsiglia da bucato poi stracci, carta assorbente da cucina.
VERNICE FINALE
La vernice finale serve per ravvivare il colore e per proteggerlo, di solito è in versione spray e si deve mantenere una distanza di venti centimetri, se invece vogliamo dare una impressioni di olio la dimezza la distanza. Il nostro dipinto diventerà parecchio più scuro e di questo bisognerà tenerne conto nel momento in cui andremo a dipingerlo.