domenica 13 ottobre 2024

aerografia gatto su maglietta

 aerografia gatto su maglietta


Aerografare un gatto su una maglietta è un'attività creativa e divertente! Ecco una guida passo-passo per ottenere un buon risultato:

Materiali necessari:

  • Aerografo con compressore (specifico per tessuti)
  • Vernice per tessuti (assicurati che sia compatibile con l’aerografo)
  • Stencil del gatto (puoi disegnarlo tu o stamparne uno online)
  • Maglietta di cotone o altro tessuto adatto alla pittura
  • Nastro adesivo per fissare lo stencil
  • Cartoncino o cartone per inserire all’interno della maglietta (così la vernice non trapassa)
  • Matita o penna per tracciare il disegno (facoltativo)

Procedimento:

  1. Prepara la maglietta:

    • Stira la maglietta per assicurarti che sia liscia.
    • Inserisci un cartoncino o del cartone all’interno della maglietta per evitare che la vernice passi dall'altro lato.
  2. Disegna o posiziona lo stencil:

    • Se sei bravo a disegnare, puoi fare uno schizzo leggero del gatto sulla maglietta con una matita. Altrimenti, usa uno stencil.
    • Posiziona lo stencil sulla maglietta e fissalo con del nastro adesivo ai bordi per evitare che si muova.
  3. Imposta l'aerografo:

    • Riempilo con vernice per tessuti. È importante utilizzare vernici specifiche per tessuti, perché sono resistenti ai lavaggi e più adatte alle superfici morbide.
    • Imposta il compressore a una bassa pressione per avere un controllo migliore durante la spruzzatura.
  4. Inizia ad aerografare:

    • Mantieni l'aerografo a una distanza di 10-15 cm dalla maglietta.
    • Inizia a spruzzare leggermente sulla parte esterna del disegno per testare il flusso.
    • Aerografa all’interno dello stencil o segui il disegno a mano libera, spostandoti con movimenti circolari o uniformi.
    • Usa diversi strati di colore per creare profondità e ombre, soprattutto se vuoi dare tridimensionalità al gatto.
  5. Aggiungi dettagli:

    • Se desideri aggiungere dettagli più sottili (come gli occhi, il muso o le orecchie del gatto), puoi cambiare l'ugello dell’aerografo per uno più fine oppure dipingere a mano con un pennello sottile.
  6. Asciugatura:

    • Lascia asciugare la maglietta per almeno 24 ore in un luogo ben ventilato.
  7. Fissare il colore (importante!):

    • Una volta asciutta, gira la maglietta al rovescio e stira con un ferro da stiro per fissare il colore. Controlla le indicazioni della vernice che hai usato per il tempo e la temperatura adatti.
  8. Lavaggio:

    • Lava la maglietta con delicatezza, preferibilmente a mano o in lavatrice a freddo, per evitare che i colori si rovinino nel tempo.

Seguendo questi passaggi, potrai creare una maglietta personalizzata con il tuo gatto o un design felino che preferisci!

venerdì 27 settembre 2024

pittura - schiarire e scurire i colori

pittura- schiarire e scurire i colori



 Per scurire o schiarire i colori nella pittura, esistono tecniche e approcci semplici che puoi applicare in base al tipo di medium e al risultato che vuoi ottenere:

Schiarire i colori

  1. Aggiunta di bianco: L'aggiunta di bianco è il metodo più comune per schiarire i colori. Ad esempio, se desideri schiarire il rosso, aggiungi gradualmente del bianco fino a raggiungere la tonalità desiderata.
  2. Aggiunta di colore chiaro o trasparente: Oltre al bianco, puoi usare colori trasparenti o più chiari (come il giallo o l'ocra) per ammorbidire e schiarire una tinta senza renderla opaca.
  3. Diluizione del colore: Se lavori con acquerelli, puoi schiarire il colore diluendolo con più acqua.

Scurire i colori

  1. Aggiunta di nero: Aggiungere nero è una tecnica rapida, ma va utilizzata con moderazione poiché tende a rendere i colori "fangosi" o troppo opachi. Per scurire un colore con il nero, inizia con piccole quantità.
  2. Aggiunta di colori complementari o scuri: Un metodo più sofisticato per scurire un colore è aggiungere il suo complementare. Ad esempio, per scurire un giallo, puoi mescolarlo con viola (il suo complementare). Puoi anche aggiungere tonalità più scure, come il blu scuro o il marrone, per dare profondità senza appiattire il colore.

Esempi pratici:

  • Blu schiarito: Aggiungi bianco per ottenere un azzurro, oppure acqua se usi acquerelli.
  • Rosso scurito: Aggiungi blu o marrone scuro per ottenere una tonalità più ricca senza perdere la vivacità del rosso

sabato 21 settembre 2024

drago aerografia


 drago aerografia 

prova tecnica drago prima di aerografarlo sul parafango di una  street glide. Un disegno in lunghezza adatto alle misure del parafango.

Utilizzato stencil per non uscire dai bordi esterni.

Un soggetto adatto al mondo delle due ruote.


mercoledì 3 luglio 2024

aerografia su casco joker

 aerografia su casco joker

aerografia su casco bianco con joker  sonagli e carte da gioco un progetto nuovo per me che ho sempre provato su caschi neri e senza utilizzare i colori, infatti di solito utilizzo scala di grigi.
















venerdì 24 maggio 2024

ritratto a matita - laurea

  ritratto a matita - laurea

Ecco un regalo adatto ad una laurea un ritratto a matita su carta, per far contenta la persona che ogni volta che guarderà il ritratto si ricorderà di quel giorno speciale.




martedì 9 aprile 2024

Frida Kahlo - disegno a matita

 Frida Kahlo - disegno a matita

disegno su carta liscia Fabriano del ritratto della famosa pittrice messicana Frida Kahlo con matite di grafite .

 Nonostante il terribile incidente che la costrinse a letto per molto tempo, continuò a dipingere senza perdersi d'animo. Importante personaggio per l'emancipazione femminile.


domenica 17 marzo 2024

arte - il Giudizio Universale

 arte - il Giudizio Universale


Nel 1534, interrompendo le opere laurenziane, Michelangelo lascia Firenze, dove non tornerà più, e si reca a Roma per dipingere il Giudizio Universale nella parete di fondo della Cappella Sistina.

Morto nel settembre de quell'anno Clemente VII, il nuovo papa Paolo III gli conferma l'incarico,Intorno al 1536 il pittore inizia a tradurre i cartoni sul muro. Dopo quattro o cinque anni di lavoro pressoché solitario  nel 1541 la grande parete  era resa visibile al pubblico.

Qui i timori per l'immensità della superficie sono scomparsi; Michelangelo non ha più bisogno  come nella volta di suddividerla in settori architettonici. Salvo una striscia di terreno arido in basso le quasi quattrocento figure campeggiano contro  il cielo libero, senza riferimenti prospettici. Ancor più che altrove la pittura si identifica con un altorilievo, incentrato sulla figura di Cristo  giudice, la cui inesorabilità è mitigata dalla presenza della Madonna dolcemente raccolta accanto a lui, advocata vostra, secondo la tradizione cattolica patrona e intermediaria.

Come Apollo nella giovanile Battaglia dei centauri, Cristo, ma con quale maggiore grandiosità e profondità, nell'emettere il suo giudizio inappellabile, imprime con il solo abbassare e alzare le braccia, un movimento all'intera composizione, ascendente a sinistra, discendente a destra, chiamando a sé, verso l'alto dei cieli, gli eletti  e precipitando verso il basso dell'inferno i dannati; al tempo stesso, avvolgendosi su se stesso trasmette un'analoga rotazione a tutte le altre immagini, dalle più vicine alle più lontane, come Caronte che, dantescamente traghetta le anime peccatrici, battendo "con il remo qualunque si adagia.

Tutto questo  assicura unità alle molteplici immagini, superando la critica di aver diviso la composizione in gruppi incomunicabili, i quali, solo apparentemente separati per ottenere una maggiore concentrazione, si collegano tra loro secondo un più intimo rapporto ritmico.

Alla grandiosità concettuale d'insieme, corrisponde la grandiosità etica delle singole figure, eletti  o dannati senza differenze, perché gli uni e gli altri sono uomini, coscienti  di sé, della propria  condizione umana, nel momento supremo  in cui si trovano  alla presenza di Dio, assolti o condannati  a suo giudizio. C'è qualcosa di protestane in questo : la grazia - come dice l'etimologia della parola - è gratuita; Dio solo la può concedere, a sua scelta, sola fide (solo fede) non come ricompensa per le azioni umane, non sottoponendosi a una specie di contratto con gli uomini operando in un modo o nell'altro ottengono il premio o la punizione. E' l'epoca della Riforma luterana gli inquietanti  interrogativi del monaco tedesco non sono domande superficiali, quando la chiesa romana sotto Leone X era giunta a vendere  l'indulgenza e quindi la salvazione  a chi avesse offerto denaro per al costruzione della Basilica di San Pietro, mercanteggiando  la grazia divina. Ed è l'epoca che precede di poco il Concilio di Trento  e la controriforma con al quale la chiesa  risponde alla Riforma riaffermando  dogmaticamente la propria superiorità e infallibilità e reprimendo con energia ogni opposizione.

Il Giudizio Universale  di Michelangelo, insieme all'entusiasmo di molti suscitò anche perplessità non certo  per il valore artistico nè per i contenuti, quanto  piuttosto per i nudi che apparvero scandalosi  sopra l'altare  del papa nella Cappella Sistina. Appena  un mese dopo che l'affresco fu scoperto  un relatore scrive al cardinale Gonzaga "non istar bene gli ignudi in simil luogo, che mostrano le cose loro".

L'accusa venne ripresa da molti e divenne particolarmente efficace quando, nel 1545, la fece sua, cinicamente Pietro Aretino, scrittore irreligioso, blasfemo, spesso osceno, ma di grande  vigore letterario  e indubbia importanza. Da parte dell'Aretino si trattava di una vendetta o di un ricatto, non essendo mai riuscito, a lui critico di'arte temuto, di ottenere gratuitamente da Michelangelo neppure un disegno. Non soltanto, alcuni anni prima quando il pittore aveva già iniziato l'affresco, l'Aretino gli scrisse dandogli consigli sulla composizione e ricevendone in risposta una lettera in cui Michelangelo, dopo aver affermato di non potere ormai portare modifiche alla sua opera, elogia le idee dello scrittore, con una gentilezza che non riesce a nascondere un certa ironia "se 'l dì del giudizio fosse stato, e voi l'aveste veduto in presenzia, le parole vostre non lo figurerebbero meglio".

Data la situazione storica e la cura con cui la chiesa romana tentava di difendersi dalle accuse del paganesimo, gli attacchi degli avversari avevano colpito nel segno.

Il 21 gennaio del 1564, meno di un mese prima della morte del grande artista, al Congregazione del  Concilio dispose di far coprire qualsiasi parte "oscena" del Giudizio, incaricando di mettere sulle nudità, dei panni  (o braghe) un mediocre pittore, Daniele da Volterra, da allora soprannominato  "Monsù braghettoni" o il "Braghettone".

Non i nudi di Michelangelo, ma questa decisione era, oltre che ipocrita, scandalosa; in un'opera d'arte non vi è niente di più  e niente di meno, niente che possa essere tolto o aggiunto senza turbare il complesso equilibrio compositivo.

Sebbene deturpato da queste aggiunte, danneggiato dai secoli, annerito dalle candele che ardono sull'altare posto alla base, l'affresco resta una delle opere più monumentali dell'arte italiana; il dramma dell'umanità, quel dramma che si è iniziato  con la creazione sulla volta della Sistina, si conclude su questa parete, in quel giorno fatale, quando finita al vita terrena, recuperato il proprio corpo, l'uomo di presenta davanti al suo creatore per essere giudicato.

Così non con la fede sereda del Beato Angelico ma ponendosi piuttosto sulla strada aperta da Luca Signorelli Michelangelo ha concepito il Giudizio Universale.